Cannes: il flop di “Dracula 3D”

Non è piaciuto il film di Dario Argento, fuori concorso al Festival di Cannes.

di Simona Torrettelli 21 Maggio 2012 17:18

Durante la proiezione stampa del film horror di Dario ArgentoDracula 3D”, presentato alla 65esima edizione del Festival di Cannes come film fuori concorso, ci sono stati pochi applausi e addirittura qualche risata da parte dei giornalisti che hanno trovato esilaranti qualcuno degli effetti speciali utilizzati in alcune scene. Nessuna reazione da parte del regista, che commenta “Il mio è un Dracula feroce, non quello giovanile di Twilight”.

Dunque non sono piaciuti i tanti effetti speciali usati durante le scene del film. Il lungometraggio inglese vede numerose trasformazioni di Dracula prima in gufo, poi in lupo e per finire in uno sciame di mosche. Tante le scene horror con brandelli di carne, sangue e teste mozzate. “Questa tecnologia ti dà tutta una prospettiva diversa, una diversa profondità che ha la sua efficacia, modernizza il tutto”.

Parlando del “suo” vampiro, Dario Argento commenta: “Volevo recuperare quello davvero cattivo, quello che faceva paura davvero” e racconta di aver desiderato un vampiro più vicino alla visione classica. Asia, la figlia di Dario Argento, interpreta la vampira Lucy, amica di Mina, moglie del vampiro reincarnata. Della sua parte commenta: “Sono uno spirito libero e selvaggio, in contatto con la natura, proprio come sono nella vita. Una che inizialmente sembra innocente, ma non lo è affatto. Anzi, sarò proprio io a far risvegliare la sessualità a Dracula”.

Il cortometraggio contiene anche numerose scene di nudo che rammentano lo spirito dei B-movie italiani degli anni Settanta. A questo proposito lo stesso Argento aggiunge: “E’ erotico questo film? Non so dirlo, ma è sicuramente sensuale e feroce”. Peccato che non sia piaciuto alla critica, ma ha sicuramente divertito e svagato il pubblico. Al termine della proiezione qualche tiepido applauso mischiato a qualche risata, per gli effetti scenici spesso non compresi dalla critica.

Commenti