Bruce Springsteen racconta come ha sconfitto la depressione

Dietro l'energia trasmessa sul palcoscenico si cela una persona fragile, ma Bruce è riuscito a vincere la battaglia contro la depressione.

di Simona Torrettelli 26 Luglio 2012 12:54

Non si direbbe che un uomo come Bruce Springsteen, che sprigiona energia e movimento e da una carica interminabile durante le sue esibizioni sul palcoscenico, sia in effetti una persona che ha avuto a che fare con la depressione. Invece questo male oscuro, come viene sempre più spesso definito, ha colpito anche lui. E’ lo stesso Bruce a raccontare la sua vittoria sulle pagine di “The New Yorker”. Tra le confidenze si legge di un momento particolarmente duro dominato dalla paura e dall’odio verso se stesso, a tal punto che il rocker britannico ha avuto delle tendenze suicide.

“I miei problemi non erano banali come la droga” inizia a raccontare Springsteen, notoriamente salutista ed astemio: “Erano diversi, più subdoli”. Dopo le sue parole, arriva il suo amico e biografo Dave Marsh a precisare che il Boss, a seguito dell’improvviso successo ottenuto nel 1982, avrebbe avuto dei pensieri seri circa il suicidio.

“Si ritrovò al top in un colpo solo, dal nulla, con persone accanto che gli baciavano il sedere tutto il giorno. E’ in momenti come quelli che ci si domanda cosa si vuole veramente”. Di quel periodo Dave March ricorda: “Era come se avesse viaggiato a bordo di un razzo, dall’essere una nullità ad avere qualcuno che ti bacia il culo giorno e notte”.

Nella vita di Bruce Springsteen la ‘depressione’ non era un termine sconosciuto. Infatti, nella sua adolescenza lo stesso male aveva distrutto la vita di suo padre: “Mio padre era una persona che parlava poco. Era davvero dura riuscire ad avere una conversazione con lui. Le sofferenze dei miei genitori, ecco il soggetto della mia vita. Questi dolori mi dilaniano ancora e lo faranno sempre. La mia esperienza ha preso un percorso diverso, ma io ho avuto una vita anomala. Alla fine quelle piaghe restano con te e tu cerchi di trasformarle in un linguaggio e in uno scopo”.

Dalle informazioni reperite da Remnick, della storica rivista newyorkese, emerge nel passato di Bruce Springsteen  una relazione travagliata con il padre e l’intervento di un aiuto da parte di uno psicoterapeuta. I problemi oggi sembrano egregiamente superati e Bruce oggi, all’apice del suo Wrecking Ball Tour, sembra più forte che mai.

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