Federica Pellegrini rifiuta il ruolo di portabandiera italiana alle Olimpiadi: è polemica

di Luna Lombardo 13 Ottobre 2011 18:52

Federica Pellegrini, ieri in una intervista, ha detto che non avrebbe accettato il ruolo di portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi 2012, ed è stata subito polemica. All’Alberto Castagnetti Day a Roma (giornata per ricordare l’ex allenatore della nuotatrice italiana) alla domanda di Sky Sport 24: “Le piacerebbe fare la portabandiera alle Olimpiadi 2012?”, la campionessa ha risposto: “Lo dico a malincuore, però, anche se me lo proponessero, non lo farei. Io sono una persona molto patriottica, per me sarebbe un onore infinito, ma noi ci alleniamo un anno, anzi quattro, per fare questa Olimpiade, e se anche il giorno dopo non avessi gare, dovrei stare sette ore in piedi, perché la sfilata dura mezza giornata. Sette ore sulle gambe per noi non si recuperano in una giornata. Comunque, a malincuore, purtroppo rifiuterei”. E ha aggiunto: “Sarei contenta se lo facesse la Vezzali, ha rappresentato tantissimo l’Italia in tutti i risultati che ha fatto. Sarei felice per lei e per l’Italia”.

Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha immediatamente replicato: “Portare la bandiera alle Olimpiadi non è una via crucis. Prendo atto di quanto ha dichiarato. Nondum matura est”.

Oggi la Pellegrini, ha risposto pubblicando sul suo blog un post rivolto chiaramente a Petrucci, anche se non è nominato: “Chi non capisce che per me stare otto ore in piedi il giorno prima della gara olimpica è impossibile, o non è dotato di molta intelligenza, o non sa cosa vuol dire stare otto ore in piedi“.

Insomma non è di certo un periodo facile per Federica dopo l’attenzione sulla nascita della sua storia con Filippo Magnini, nata mentre era ancora impegnata con Luca Marin, al centro del gossip dell’estate 2011, si trova costretta a dover smorzare l’ennesima polemica: “Ho confermato, in un momento gioioso e sereno per tutti, che portare la bandiera alle Olimpiadi di Londra è per me impossibile perchè il nuoto comincia il giorno dopo. Se sono stata fraintesa voglio dire a chiarissime lettere che per me è un onore talmente grande che il rinunciarvi mi procura un dispiacere sincero. Non è la prima Olimpiade che faccio: la cerimonia richiede un impegno di otto ore in piedi e farlo un giorno prima della mia gara olimpica è un rischio”.

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