Serena Grandi, 60mila euro di risarcimento per ingiusta detenzione

Era il novembre del 2003, quando Serena Grandi veniva costretta agli arresti domiciliari con un accusa infamante per un’attrice del suo calibro: spaccio di cocaina.

Il sogno erotico di milioni di italiani restò chiusa in casa per ben sei mesi, perdendo ottime occasioni di lavoro, oltre alla faccia di fronte al suo pubblico. Il calvario giudiziario dell’attrice durò sei anni, fino a quando un paio di anni si decise di archiviare il caso. Di lì è partita una nuova battaglia di Serena Grandi, che proclamandosi innocente chiedeva un risarcimento danni pari a 500mila euro, poiché la detenzione le aveva provocato:

danni psicofisici, costituiti da uno scompenso ormonale di rilevante gravità e da uno stato di depressione acuta, danni conseguenti alla lesione dell’immagine della rispettabilità sociale, inoltre danni sul piano professionale, con riferimento particolare al mancato perfezionamento di numerose trattative in corso tramite l’agente Lele Mora, tra cui quella relativa alla partecipazione all’Isola dei famosi.

Il giudice le ha riconosciuto un risarcimento di 60mila euro, accogliendo parzialmente la richiesta dei suoi legali. Non sarà molto, ma è comunque una bella rivincita.

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