Adriano Celentano, lettera a Cattelan: Quando c’è da parlare lo faccio

Adriano Celentano e lo scambio epistolare con Cattelan, pubblicato sul magazine Interview. In attesa del Festival dove Adriano ci regalerà "qualche minuto di libera imprevedibilità".

di Caterina Cariello 29 Gennaio 2012 17:52

La partecipazione di Adriano Celentano al Festival di Sanremo 2012, in onda dal 14 febbraio al 18 febbraio, è ormai certa. Si attende la firma del cantante ma l’accordo è stato già reso noto con condizioni e retribuzione.

Nel frattempo Interview, il magazine fondato da Andy Warhol, pubblica uno scambio epistolare del cantante con Maurizio Cattelan (composto da due lettere di Celentano e tre di Cattelan). Interessanti le dichiarazioni di Adriano Celentano, soprattutto alla vigilia della sua partecipazione a Sanremo dove ha avuto piena libertà di espressione purché rispetti il Codice Etico della Rai e le leggi. Adriano celentano ha scritto a Cattelan: “… Quando c’è da parlare lo faccio. Il mio misero pensiero io voglio che si comprenda. Parlo in modo semplice, è vero, comprensibile e a volte questo può spaventare. Non c’è nulla di più pericoloso che farsi capire”.

Le origini di Adriano Celentano, come egli stesso scrive, sono umili e dignitose, “Sono figlio di emigranti, poveri, onesti e allegri” e ricorda la polemica suscitata dalla sua canzone Chi non lavora non fa l’amore, che “fu strumentalizzata e tacciata di essere contro gli scioperi”. Niente di più falso considerata la storia familiare e personale del cantante che considera lo sciopero come  “l’unica arma democratica per far rispettare i diritti delle persone più deboli e per dar loro voce e visibilità”.

Della classe politica Celentano diffida perché “ha creato impunemente i disastri che stanno affondando la vita delle persone negandogli la dignità di un lavoro, il diritto allo studio uguale per tutti, il diritto di curarsi tutti allo stesso modo.” Ma ai tedeschi dice che gli italiani sono “gente semplice, per bene. Con una gioventù che cerca con onestà e dignità la propria strada, in mezzo a mille difficoltà inaspettate e ingiuste”.

E noi, come Cattelan, ci auguriamo che al Festival di Sanremo Celentano ci regali “qualche minuto di libera imprevedibilità”.

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