Amy Winehouse, nuove rivelazioni sulla sua vita
Nonostante la sua precoce dipartita di quasi un anno fa, la cantautrice britannica Amy Winehouse fa ancora parlare di se. Questa volta è il padre a fare rivelazioni choc sulla sua adorata figlia e a raccontare come le sia stato difficile uscire dalla tossicodipendenza. Il tutto è raccontato in un libro, dove il padre Mitch Winehouse racconta la storia della cantante. “Era una donna fortissima, non fu un’overdose a ucciderla. Aveva smesso da anni“. Secondo la sua versione, sarebbe stata la sua attrazione verso i bad boys e l’alcol a portarla alla morte. Dell’ex marito di Amy, infatti, il padre dice: “E’ in galera, quello è il suo posto“.
Il padre ammette di essere stato lui a trasmettere a sua figlia Amy la passione per la musica: “da bambina cantava con me, adorava Sinastra, per poco non svenne quando Bennet la invitò a cantare“. Delle cause della morte, avvenuta il 23 luglio del 2011 a soli 27 anni, Mitch Winehouse dice: “Falso, Amy aveva chiuso con l’eroina da tre anni“. Mitch ha deciso di scrivere questo libro per spiegare il suo stato d’animo e l’inferno vissuto quando ha scoperto i sospetti che aleggiavano sul decesso di sua figlia.
“L’eroina entrò nella vita di Amy insieme a Blake Fielder-Civil” racconta il padre, ex tassista. Lo stesso che ha mollato il lavoro per seguire da vicino una figlia in difficoltà. E non sembra provare compassione parlando dell’ex marito della figlia, per lui ha parole dure, soprattutto quando ripensa alla frase che il genero gli disse la prima volta che Amy venne ricoverata: “Non ho nessuna intenzione di andare in riabilitazione, mi piace essere tossicodipendente“. Tanta rabbia che a stento riesce a trattenerla: “E’ ancora in galera, quello è il suo posto“.
Nella sua lunga intervista Mitch Winehouse parla del motivo che lo ha spinto a scrivere un libro: “Credo sia stato catartico per me scrivere questo libro, inoltre volevo che si sapesse la verità sulla morte di Amy, sulla persona straordinaria che era“. Della famiglia dell’ex marito Blake dice: “Strana è un complimento. Persone orribili, disgustose, maligne, violente soprattutto“.
Quando gli viene chiesto se Amy fosse una donna fragile, prontamente risponde: “Tutt’altro, era una donna fortissima; diversamente non sarebbe riuscita a convivere con il suo inferno, e alla fine a venirne fuori. Ognuno ha le sue debolezze, anche Superman, e il punto debole di Amy era Blake. S’insinuò nella sua vita quando la vide più vulnerabile – dopo la morte di sua nonna – e diventò la sua kryptonite“.
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