Crisi economica, e “Le Iene” slittano a dicembre

La crisi economica ha colpito anche i programmi televisivi, tra cui "Le Iene". Ne parla direttamente il creatore dello show, Davide Parenti.

di Giorgia Martino 5 Agosto 2012 7:21

Il programma di Davide Parenti, Le Iene, subirà una sorta di “battuta d’arresto” sul nascere. Infatti il programma, anziché cominciare ad ottobre come consuetudine, vedrà la prima puntata della prossima edizione in prossimità del Natale, a dicembre. Il motivo? Sembra essere la crisi economica che ha colpito anche i programmi tv.

Dichiara Davide Parenti, autore del programma:

Lo slittamento è dovuto al fatto che il mondo è in crisi, e quindi anche tutte le tv. Una volta c’era il periodo di garanzia, in cui le tv garantivano un certo ascolto agli inserzionisti. Di solito andava da ottobre a dicembre. Oggi quel periodo non esiste più. Qualcuno ha previsto che ci sarà una ripresa economica a dicembre, e quindi Mediaset ha deciso di concentrare tutti gli sforzi in quel mese. Sarebbe stupido mandare in onda un programma forte come ’le Iene’ in un periodo in cui non c’è ripresa economica e nessuno fa pubblicità. Per ora non è stata presa alcuna decisione. Ci si sta riflettendo.

Le Iene’, rispetto ad altri show di prima serata, è un prodotto relativamente poco costoso. Costa poco e rende molto. Non abbiamo mai avuto problemi a riempire gli spazi pubblicitari, le fasce delle telepromozioni sono sempre vendute. Anzi, nei tempi di vacche grasse un simile affollamento pubblicitario ci dava anche un po’ fastidio. Oggi ben venga! E’ vero che non facciamo il 30% di altri programmi, ma il nostro 15% rappresenta un pubblico molto ben selezionato che interessa molto agli investitori pubblicitari. ’Le Iene’ fa quasi il doppio della media di rete! E’ giusto che Italia 1 piazzi il suo prodotto di punta nel periodo che commercialmente è più favorevole, cioè a dicembre. Il problema è che tutta la tv generalista è in crisi.

In tutto ciò, Enrico Brignano non ci sarà: Parenti parla infatti di un Enrico impegnato nel teatro, e che il programma tenterà di sostituire con un altro comico di eguale validità professionale.

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