Etta James aveva quasi 73 anni ed si è spenta a causa  di una leucemia diagnosticatale l’anno scorso. Se n’è andata così, oggi venerdì 20 gennaio 2012, la cantante americana di jazz e soul, in un ospedale di Riverside, in California, e a comunicare la sua morte è stato il suo manager Lupe De Leon. Jamesetta Hawkins avrebbe compiuto 74 anni il prossimo 25 gennaio. La sua è stata una vita difficile sin dalla nascita: figlia di Dorothy Hawkins che la partorì a soli 14 anni e di padre bianco ignoto, fu adottata da una coppia di San Francisco. A soli cinque anni il suo debutto alla Saint Paul Baptist Church di Los Angeles e a quindici la registrazione del suo primo disco Roll with me Henry, titolo trasformato poi in Wallflower. Il successo internazionale di Etta arrivò con At Last  che è diventata colonna sonora di molti film, spot e trasmissioni televisive.

Il New York Times di lei scrive “Era una delle più grandi voci della musica popolare americana di tutti i tempi, un’artista di tale versatilità è impossibile da etichettare”. La sua carriera, nonostante il grande talento, è stata altalenante e ha alternato periodi aurei a periodi bui, anche per via delle sue vicende di droga, raccontati da lei stessa nella sua autobiografia del 1995, Rage to survive.

Tra le canzoni più conosciute di Etta James, oltre al suo At last, The Second Time Around, Something’s Got A Hold On Me, I Just Wanna Make Love To You, quest’ultimo noto spot della Coca Cola. Nella sua carriera quattro Grammy e diciassette Blues Music Awards.

Ad interpretare il ruolo di Etta nel film Cadillac Records, nel 2008 è stata Beyoncé Knowles che l’anno dopo cantò At Last a Washington, durante il concerto per Barack Obama.

La musica resta oggi orfana di una voce leggendaria che rimarrà nella storia del soul, del jazz, del blues, perché quella di Etta James era una voce eclettica, come la sua vita, come il suo carattere.