Janine Lindemulder, com’è ora la modella del CD dei Blink 182

La splendida attrice porno appare oggi invecchiata e più tatuata che mai.

di Simona Vitale 26 Maggio 2012 14:32

La copertina dell’album dei Blink 182 Enema of the State è stata una delle immagini più perduranti degli anni ’90. Preparatevi, perché l’immagine sta per cambiare. La danzatrice esotica e attrice pornografica Janine Lindemulder ha posato per la copertina dell’album. L’avvenente bionda indossava con fare ammiccante un guanto blu vestita da sexy infermiera, scatenando non poco le fantasie degli adolescenti, fan o meno dei Blink 182. Correva l’anno 1999. Da allora tante cose sono cambiate. La prima foto che vediamo di seguito ce la mostra sexy e bellissima in quella che fu la copertina dell’album:

Janine Lindemulder, copertina dell'album Enema of the State dei Blink 182

Janine Lindemulder è stata sposata, com’è noto, con Jesse James. I due erano impegnati in una aspra battaglia per la custodia della figlia loro, Sunny. L’arresto nel 2011 di Janine è stato solo l’ultimo di tutta una serie di guai legali per l’attrice (ritiratasi dal mondo del porno nel ’99 per ritornarvi poi qualche anno dopo), che è finita in galera per questioni fiscali ed è stata accusata dallo stesso James di abusi domestici. Le immagini che seguono ci mostrano una Janine molto cambiata da allora e provata dalle esperienze di vita, non certo piacevoli che l’hanno segnata:

Più tatuata che mai, e decisamente invecchiata, Janine è ben diversa dalla bomba sexy, turbatrice dei sogni adolescenziali e non, che è apparsa anche nel video della canzone “What’s my age again?”, sempre dei Blink 182.

[flv]http://www.youtube.com/watch?v=K7l5ZeVVoCA&ob=av3e[/flv]

Anche il batterista dei Blink 182 Travis Barker è stato protagonista di un piccolo scandalo, quando all’inizio dell’anno sono state scoperte delle sue foto su internet completamente nudo e depilato (anche nelle parti intime). I Blink 182 hanno poi pubblicato un nuovo video musicale l’anno scorso, a sostegno del singolo di “Up All Night”. Insomma, è venuto fuori che forse gli anni ’90 non erano poi così magici come credevamo. A voi l’ultima parola.

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