John Travolta, uno dei massaggiatori ritira la denuncia

E' stata ritirata una delle denuncie per molestie sessuali.

di Simona Torrettelli 17 Maggio 2012 11:53

Aveva denunciato l’attore John Travolta di molestie sessuali che sarebbero avvenute a Beverly Hills nel mese di gennaio.  Adesso il massaggiatore ritira l’accusa mentre l’altro massaggiatore, che aveva sporto anch’esso denuncia il mese dopo, continua per la sua strada. L’avvocato comune dei due massaggiatori fornisce questa giustificazione:”Avevamo delle differenze su come gestire il caso e quindi ci siamo separati”. L’avvocato di Travolta, Marty Singer, è ottimista e pensa che tutte le ulteriori accuse verranno ritirate. Lo ritiene “totalmente scagionato” grazie alla revoca della prima denuncia di fronte alla Corte di Los Angeles.

Secondo indiscrezioni sembra che John Dee1, così è stato soprannominato, avrebbe già assunto come suo difensore legale il famoso avvocato californiano Gloria Allred, ma al momento non è chiaro quali azioni intrapprenderà. Quello che è certo è che i guai per l’attore John Travolta, sposato dal 1991 con l’attrice Kelly Preston, non sono ancora finiti. Oltre alle già note accuse per molestie e quella, aggiuntasi dopo, dell’uomo cileno che accusa Travolta di averlo molestato sulla nave da crociera dove lavorava, escono altre sconfortanti indiscrezioni sul passato del protagonista di Pulp Fiction.

Sembra infatti che l’attore sia stato bandito dal frequentare l’hotel Peninsula di New York “per cattivi comportamenti”. La notizia arriva dal Daily News: Travolta sarebbe rimasto per ben 3 anni sulla lista nera. “Travolta chiedeva sempre un uomo per i massaggi, ma ad un certo punto nessuno accettava più a causa dei suoi atteggiamenti inadeguati”, così racconta Michael Caputo, un ex massaggiatore dell’albergo newyorkese. L’avvocato dell’attore lo difende anche in questo caso dicendo:”Travolta è stato nel centro termale del Peninsula non più tardi di sei mesi fa, credete davvero che se fosse stato bandito avrebbe scelto di andare di nuovo in quell’albergo?”. Quello che è certo è tutta questa pubblicità negativa non fa affatto bene alla lunga carriera del protagonista di “La febbre del sabato sera”.

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