Lele Mora svela il sesso con Fabrizio Corona

Dichiarazioni bollenti di Lele Mora sul suo rapporto con Corona. Oggi 'Lele' è un uomo che ha dato una svolta completa alla sua vita.

di Simona Torrettelli 26 Settembre 2012 15:38

Sconcertante dichiarazione di Lele Mora su l’ex paparazzo Fabrizio Corona: “Corona il mio grande amore, per fare sesso non lo pagavo“. Durante la sua partecipazione al programma ‘La Zanzara’, l’ex manager dei vip dichiara di aver dato una svolta e di aver cambiato vita dopo il carcere.

E’ lui stesso a confermare, durante la trasmissione radiofonica in onda su Radio 24, che nella sua vita non ci saranno più veline, tronisti e vip in genere: “Lavorerò nella comunità di don Mazzi 2-3 volte a settimana per sei ore, come volontario. E non perchè me lo ha imposto il tribunale. In particolare curerò l’orto e organizzerò eventi per ristrutturare la Capanna dello zio Tom affidata dall’amministrazione comunale“.

Dopo il preludio la conversazione si fa più bollente, quando Cruciani chiede qualche informazione circa il suo rapporto con Corona. Lele Mora non nasconde di aver tenuto moltissimo al loro legame: “Corona è stato un grande amore, e quando sei innamorato hai le fette di salame sugli occhi, io avevo la fiorentina, ero soggiogato da Corona, gli ho dato tanti soldi, l’ho sempre aiutato per farlo sentire sereno. Ma non ho mai pagato per il sesso“.

Del suo rapporto con Corona, Mora aggiunge: “Mi dispiace perchè gli ho dato delle cose che potevo evitare di dargliele“, nascondendo forse qualche rimorso, ma non rinnegando nulla: “Non ho mai pagato per il sesso e l’errore più grande che ho fatto è stato apparire“.

Ma Lele Mora dichiara che quell’uomo ora non esiste più, ripete le frasi che aveva già pronunciato all’uscita dal carcere lo scorso agosto: “Chiamami Gabriele, Lele non esiste più, lo abbiamo archiviato“. Il cambiamento ha avuto ripercussioni anche sulla sua fede, infatti Mora ora va in giro con un rosario al collo. L’ex agente dei vip, che fin’ora era stato in contumacia, oggi ha deciso di comparire in aula “perchè è giusto andare” ammette, anche se “non c’è un interrogatorio“.

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