In arrivo il fantastico duetto fra i Queen e Michael Jackson

Dai parenti di Michael Jackson, detentori dei diritti sulla musica del Re del Pop, arriva il via libera per la pubblicazione di un brano registrato nel 1983 dai Queen insieme a Jackson. Brian May e Roger Taylor lavoreranno al progetto per offrire al mondo un brano cantato da due voci che rimarranno uniche: quelle di Michael Jackson e Freddie Mercury.

di Simona Vitale 14 Novembre 2011 21:40

Probabilmente sarà una delle collaborazioni più importanti della storia della musica. Un duetto storico che mai, purtroppo, vedrà un’esibizione live. Tra il grande Re del Pop, scomparso nel 2009, Michael Jackson e una delle band che hanno segnato la storia della musica, i Queen, capitanati dall’inimitabile e compianto frontman Freddie Mercury.

Difatti, dallo sterminato archivio di inediti di Michael Jackson sta per spuntare questa rarissima perla. I detentori dei diritti sulla musica di Michael Jackson hanno recentemente dato il via libera ai restanti membri dei Queen per poter pubblicare il brano che il gruppo registrò insieme a Michael Jackson nel 1983.

L’idea di Brian May e Roger Taylor è di pubblicare la canzone non a scopo di lucro, ma dimostrare al mondo la bellezza di due voci straordinarie che hanno segnato un’epoca e hanno cambiato per sempre la storia della musica. “Non è qualcosa su cui possiamo lavorare con fretta. Non lavoro sulle cose con l’obiettivo di fare soldi o per motivi promozionali, ma per vedere cosa ne può uscire. Quando sentiamo che è qualcosa per cui vale la pena, allora è bello provare a vedere se riusciamo a tirarne fuori il meglio” ha dichiarato il chitarrista Brian May.

Michael Jackson e Freddie Mercury che cantano insieme. Qualcosa di unico, la sensibilità e la potenza, la grinta e la passione, in una canzone che d’ora in poi i milioni di fan dei Queen e di Jackson aspetteranno con ansia.

Non si sa quando l’arduo lavoro che attende May e Taylor sarà compiuto, ma sulla sua realizzazione c’è l’assoluta certezza. Non ci resta dunque che attendere. Speriamo non troppo.

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