Marco Mengoni: “Sono un lupo solitario”
Alla vigilia dell’uscita del suo ultimo disco Solo2.0, Marco Mengoni si confida davanti ai taccuini di Vanity Fair, ammettendo di essere un po’ come un lupo solitario:
Cerco spesso la solitudine, e la trovo. Mi è servita molto in passato. Sono stato anni chiuso in casa da adolescente, con vestiti larghissimi e capelli lunghi per mimetizzarmi. Mi ha aiutato a “sentirmi”, a capire chi ero, prima di uscire dall’isolamento. Ancora oggi succede spesso che qualcuno mi parli, io mi perdo e mi sgridano: “Ao, ce stamo pure noi”. Mi è persino capitato che non mi trovassero prima dei concerti, anche se ero nei paraggi, e chiamassero carabinieri e polizia.
Ed anche sui social network, che dovrebbero aiutare appunto a socializzare, Marco si mostra diffidente:
Su Facebook ho pochi amici. Sono diffidente e scorbutico, dare amicizia a uno che non conosco per me è dura.
Insomma, è più facile ottenere da lui un prestito che l’amicizia su Facebook.
Tags: marco mengoni | ||