Marco Mengoni: “Sono un lupo solitario”

di Gioia Bò 13 Settembre 2011 15:42

Alla vigilia dell’uscita del suo ultimo disco Solo2.0, Marco Mengoni si confida davanti ai taccuini di Vanity Fair, ammettendo di essere un po’ come un lupo solitario:

Cerco spesso la solitudine, e la trovo. Mi è servita molto in passato. Sono stato anni chiuso in casa da adolescente, con vestiti larghissimi e capelli lunghi per mimetizzarmi. Mi ha aiutato a “sentirmi”, a capire chi ero, prima di uscire dall’isolamento. Ancora oggi succede spesso che qualcuno mi parli, io mi perdo e mi sgridano: “Ao, ce stamo pure noi”. Mi è persino capitato che non mi trovassero prima dei concerti, anche se ero nei paraggi, e chiamassero carabinieri e polizia.

Ed anche sui social network, che dovrebbero aiutare appunto a socializzare, Marco si mostra diffidente:

Su Facebook ho pochi amici. Sono diffidente e scorbutico, dare amicizia a uno che non conosco per me è dura.

Insomma, è più facile ottenere da lui un prestito che l’amicizia su Facebook.

Commenti