Nicole Minetti smentisce film porno: “Notizie infamanti”

La consigliera regionale indagata per favoreggiamento della prostituzione smentisce le dicerie sulla sua volontà di recitare in un film pornografico.

di Giorgia Martino 15 Giugno 2012 14:42

E’ arrabbiatissima Nicole Minetti, specialmente dopo che sono circolate voci sulla sua volontà di recitare, dopo Sara Tommasi, in un film porno. In seguito alle voci di corridoio sulla sua volontà di darsi all’hard avrebbe infatti ricevuto una richiesta di sue dimissioni fatte dalla vicepresidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi, del Pd.

La consigliera regionale del Pd Nicole Minetti si sfoga così in un comunicato contro queste dicerie:

Si continua a trattare di fatti mai accaduti, a me non attribuibili e assolutamente distanti dalla verità.

Tra gli ultimi cito due esempi per tutti: il mio falso profilo Twitter che parla al mio posto e nonostante tutti lo sappiano e lo affermino non basta a evitare le inverosimili, interminabili quanto risibili polemiche che ne seguono; ancor più stupefacente risulta la balla del porno, falsa e inventata, che tuttavia trova dignità in sede istituzionale tanto da far gridare allo scandalo chi non ha altri argomenti e che è disposto a credere a qualsiasi nefandezza pur di attaccarmi.

Mi piacerebbe anche solo poter sperare che questa indiscriminata e continua violenza possa finire. Nel frattempo, ovviamente sto valutando con i miei legali ogni iniziativa da intraprendere contro chi vuole distruggere la mia figura di donna e il ruolo di politico che ricopro con impegno e orgoglio da sempre.

Nicole Minetti è indagata per favoreggiamento della prostituzione e della sua partecipazione alle feste, se così si può dire, “poco ortodosse” di Arcore. Per questo motivo la sua posizione all’interno di un partito politico è alquanto delicata.

Tuttavia questa del film porno sembra, a sentire la consigliera, davvero una falsità messa in piedi e, secondo la Minetti, è una mossa basata su “una quantità di notizie infamanti” per provocarle dei “danni devastanti”, e che consistono in una “purtroppo interminabile, ingiustificabile, fantasiosa serie di notizie apparse su vari organi di comunicazione”.

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