Rocco Siffredi vuol fare un film con Berlusconi
Se c’è chi dice che la pornografia è immorale, Rocco Siffredi ha dato uno schiaffo senza mano a tutti loro, dimostrando che i valori importanti non stanno in un film hard, ma nel rispetto delle persone, soprattutto di quelle più deboli. E così Rocco Siffredi non ha sfruttato alcuna popolarità del fenomeno ormai (purtroppo) da baraccone di coloro che vogliono rendere Sara Tommasi uno zimbello, e ha rifiutato la proposta di fare un film con lei nonostante cifre astronomiche che gli avrebbero promesso. Racconta Siffredi:
Mi hanno chiesto di fare il secondo film con la povera Sara Tommasi, proponendomi cifre da capogiro, ma ho detto no. L’idea mi faceva solo schifo. Mi dispiace che Sara, che nel film era drogata e imbalsamata, abbia fatto quella fine. Ormai è vittima di un mix bestiale di droghe e di psicofarmaci. Purtroppo ormai la gente pur di vedere un vip che fa sesso paga anche se sono persone drogate che non sono in sé.
Non si sa se Rocco Siffredi parli seriamente, scherzosamente o tra il serio ed il faceto, ma in un’intervista in radio a La Zanzara, dopo Nicole Minetti, ha fatto il nome di Silvio Berlusconi come ottimo mezzo di incremento di vendite per il settore pornografico. Chissà: magari a noi l’immagine di Berlusconi alle prese con pin up e numeri bollenti non richiama propriamente una delle migliori forme di erotismo, ma è Rocco Siffredi l’esperto, per cui noi silenziosamente ascoltiamo ciò che ha da dirci! In particolar modo l’attore fa riferimento a delle proposte che gli sarebbero giunte a proposito di fare un film con tre olgettine, ma nulla: lui vuole Berlusconi. Per Rocco Siffredi, insomma, no Berlusconi no party:
Mi hanno chiamato tre olgettine, quelle delle serate di Arcore, per fare un film con loro sul bunga bunga. Ho risposto che se non c’è il Presidente non se ne fa niente, solo con lui sarebbe un boom pazzesco. Nell’ambiente del porno c’è nell’aria l’idea di fare un film con le vere olgettine come protagoniste ma per ora non si è fatto nulla. Ora mi è arrivata questa proposta, vedremo.
Ma, a quanto pare, “non solo Berlusconi” per Siffredi, che dichiara di credere fortemente anche nelle doti amatoriali di Di Pietro, e afferma:
Di Pietro mi dà l’idea di uno all’altezza, uno che ci dà dentro, con la temperatura sempre alta. Un po’ come quello che odia di più, Berlusconi. A Di Pietro però piace il vintage, che ora va di moda. Certo, è sempre incazzato. Forse perché chiava poco.