Sam Worthingtons arrestato per disturbo quiete pubblica
Sam Worthington, volto noto del cinema americano per aver interpretato la pellicola di ‘Avatar’, ha rischiato grosso. L’attore, infatti, è stato arrestato dopo una furiosa rissa scoppiata in un bar con l’accusa di disturbo alla quiete pubblica. La fortuna, però, è stata dalla sua parte e l’episodio si è risolto positivamente grazie alla scelta del suo accusatore di non presentarsi in tribunale. Sam è stato così rilasciato.
Il triste episodio è successo all’uscita di un bar di Atlanta, in Georgia. Worthington si sarebbe reso protagonista di una rissa. Stando alle dichiarazioni rilasciate da un testimone, Sam avrebbe letteralmente perso il controllo dopo essere stato rimbalzato dalla security mentre cercava di entrare nel locale. Ma quale era il motivo che ha spinto la security ad impedirgli l’ingresso? Sembra che si sia trattato del suo aspetto piuttosto trasandato. Una t-shirt sporca e degli abiti sotto braccio avrebbero spinto lo staff del bar, ignari di chi fosse realmente, a pensare che si trattasse di un senzatetto e perciò ad allontanarlo.
L’attore, che sembrava ubriaco e incapace di mostrare un documento di identità alla security, avrebbe anche spintonato più volte l’uomo addetto all’ingresso, prima di essere bloccato da Jerry Link, addetto alla sicurezza del locale. Forse Worthington si è immedesimato troppo nel personaggio che sta interpretando nel film “Ten”, tanto che nel momento in cui è stato bloccato dalla security del Vortex abbia gridato: “Sono un agente della narcotici. Siete fuori di testa!”.
La fortuna di Sam è che il buttafuori, nonostante abbia accusato l’attore, in ultimo abbia deciso di non presentarsi in tribunale per confermare la sua versione dei fatti. Link è stato anche interrogato sul motivo della sua assenza e si sarebbe giustificato dicendo di non aver ricevuto nessuna convocazione a comparire in tribunale.
Per fortuna questo inconveniente si è concluso velocemente, ma lo stesso Worthgton ammette di doversi dare una calmata: “E’ come se il mio motore fosse perennemente acceso, ma crescendo è naturale che uno cerchi di rallentare e vivere un’esistenza più tranquilla”.