Il servizio pubblicato sul National Enquirer dall’inquietante titolo Whitney: L’ultima foto, non rende giustizia a quel vuoto lasciato dalla cantante e quella foto, ancor più inquietante, in prima pagina, che la ritrae inanime nella sua bara dorata, offre molto da pensare circa il valore che si dà alla morte. L’immagine shock di Whitney Houston all’interno della bara, scattata durante i funerali di venerdì scorsi, celebrati dopo alcuni giorni dalla morte e dopo l’autopsia, ha turbato tutti i fan. Uno scatto irrispettoso e ancor più scandaloso se sbattuto in prima pagina come una qualsiasi foto da gossip su riviste da sala d’attesa.

Whitney Houston se n’è andata in un istante di solitudine, nessuno era con lei quando si è sentita male per un mix di droga e farmaci nella vasca da bagno in una camera d’albergo, nessuno era con lei mentre assumeva quel mix letale cercato forse per lenire un’agitazione emotiva. Le cause della morte della cantante, amatissima per il suo talento naturale, per quella voce che riusciva a raggiungere i luoghi più nascosti dell’anima per lasciarvi vibrazioni di emozioni, sono ancora da accertare ma di certo c’è che non è facile accettare il vuoto che ha lasciato nel mondo della musica, un vuoto che si riesce a colmare solo con ciò che ci ha lasciato e che non morirà con lei.

Mentre i fan si sono indignati dinanzi a tanta spudoratezza, i familiari di Whitney non hanno affatto commentato quell’immagine e il proprietario della camera ardente ha persino ammesso di aver parlato con la famiglia di quanto è accaduto ma che gli hanno chiesto di non rilasciare nessun commento sul fatto.

Il silenzioso momento della morte, il più intimo status di chi ormai ha lasciato, nella dimensione terrena, senza più controllo solo un corpo, da rispettare nello stesso silenzio, è stato violato, commercializzato, scandalosamente venduto!