Jack Nicholson si reputa troppo anziano per fare il gigolò
Nei suoi personaggi Jack Nicholson ha messo sempre ‘un po’ di sè’, con la sua faccia da mascalzone, adorabile ma mascalzone comunque. Dopo tre Oscar vinti e 75 candeline spente, conferma ciò che di lui si sapeva già: è un grande seduttore. Solo ammette di non sentirsela più di fare ‘la vita da gigolò’, come afferma lui stesso, e racconta aneddoti risalenti a quando girò Shining con Stanley Kubrick, 32 anni fa:
Sono una persona estrema. Se qualcuno mi dice “Jack, sei un donnaiolo”, io non lo nego. Ma la vita di un gigolò finisce sempre male. Questo è il motivo per cui mi sento a disagio quando si parla di me come “leggenda del sesso”. Non ho più le energie per lavorare e fare lo scemo in giro. Ho a malapena lasciato l’hotel durante le riprese dei miei ultimi film. La situazione era completamente differente quando stavo girando The Shining.
In quel periodo vivevo a Londra, una delle miei città preferite. Pensavo: “Gliela farò vedere a tutte queste persone. Sto lavorando con uno dei registi più tosti e ho intenzione di mettere Londra a fuoco e fiamme tutte le sere con le mie feste.
Una sera saltai sopra un muro, ma lo feci male e rimasi fuori servizio per 8 settimane a causa di un problema alla schiena. Dissi a Kubrick: “Farò 100 ciak per ogni scena, nessun problema”. Lo dissi per impressionarlo. Il risultato fu che per una scena batté 147 ciak.
E ora? Ora potrà dedicarsi ai suoi figli Raymong e Lorraine, che ha avuto con l’attrice Rebecca Broussard.
Intanto proprio recentemente, a proposito di ‘Shining’, è venuta fuori un’indiscrezione sulla fotografia che risulta l’ultima immagine del film, in cui Jack Torrance, il protagonista, si trova in una festa anni ’20 circondato da altre persone: sembra che la foto sia realmente del 1923, e che il volto di Nicholson sia stato inserito sul corpo di un uomo al centro della fotografia. Dunque non è stata una foto creata apposta per il film.
Quante se ne scoprono nel tempo, vero?