Lucio Dalla, senza testamento l’eredità va alla famiglia

L'eredità di Lucio Dalla, in mancanza di un testamento, verrà spartita tra i suoi cinque parenti.

di Simona Torrettelli 5 Luglio 2012 17:24

Ormai è ufficiale: Lucio Dalla non ha lasciato nessun testamento prima della sua morte, quindi tutta l’eredità del cantautore sarà della sua famiglia. Il grande escluso, quindi, sarà proprio il compagno di Dalla, Marco Alemanno, che in mancanza di un testamento non verrà incluso nell’asse ereditario.

Questo è ciò che hanno deciso Gaetano Curreri e il legale di Dalla Eugenio D’Andrea su incarico del Tribunale, insieme al commercialista Massimo Gambini che gestiva gli interessi del cantautore e un team di notai. La curatela si è quindi conclusa senza che emergesse un testamento con le ultime volontà di Lucio Dalla.

Subito dopo la prematura scomparsa del cantautore, si era iniziato a parlare dell’eredità e della possibilità che Alemanno venisse escluso. In effetti, subito dopo la morte di Lucio, la sua famiglia aveva immediatamente cambiato atteggiamento nei suoi confronti ritornando addirittura a dargli del “lei”.

Purtroppo, anche se i due hanno condiviso un lungo pezzo di strada insieme, non essendoci un testamento l’eredità va solo ai parenti. In questo caso verrà spartita tra cinque paranti di Dalla, tutti i suoi cugini, che hanno già accettato di condividere l’eredità.

I cinque nipoti di Lucio Dalla verranno in possesso delle abitazioni, dei diritti d’autore, società e royalties. Solo dopo aver ereditato, gli stessi avranno la facoltà di scegliere se fare o meno la fondazione in ricordo del cantante bolognese.

Tra le proprietà di Dalla rientrano una grande casa nel centro di Bologna, oltre ad una casa a Milo e un’altra alle Isole Tremiti. A corredare il tutto si aggiungono i diritti della Siae, i diritti di immagine e due società che erano proprietà di Dalla.

Insomma, un bel gruzzolo di quattrini sonanti, che gli eredi si apprestano a spartirsi. Chissà se, in ricordo del celebre parente, si metteranno una mano sul cuore e costituiranno la famosa Fondazione, sogno nel cassetto alla quale Dalla stava lavorando da tempo. Con un pò di cuore in più potrebbero riconoscere anche una piccola parte al compagno di vita di Lucio Dalla, se non altro per un riconoscimento morale.

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