Sergio Muniz vuole adottare la figlia della sua Beatrice

Dopo tre anni di matrimonio, Sergio Muniz si sente pronto ad adottare la figlia della sua compagna Beatrice. La piccola si chiama Giorgia e ha 4 anni.

di Giorgia Martino 26 Maggio 2012 15:23

E’ esemplare il comportamento di Sergio Muniz, attore e modello spagnolo che è stato portato al cuore del pubblico dall’Isola dei Famosi e poi avviatosi sempre più velocemente alla carriera televisiva e cinematografica. Sergio Muniz nel 2009 ha infatti sposato Beatrice Bernardin, ma non ha sposato solo lei: ha sposato l’intera sua “situazione” di una donna incontrata già come mamma di una bambina, Giorgia, che ora ha quattro anni.

Dopo tre anni Muniz afferma a Nuovo di sentirsi pronto ad adottare la piccola. Afferma Sergio:

Cerco di essere coerente e di capire cosa sia meglio per lei. Vorrei adottarla, so che non è facile

Una scelta che Sergio ha preso per amore della sua donna, dunque, e della bambina a cui ha subito voluto bene come un padre. Parla in modo molto tenero anche di quando sono avvenute le nozze con Beatrice, per cui hanno scelto Bilbao come “scenografia” del loro sì:

Solo perché non volevo tanto clamore attorno a noi e poi perché mio padre non poteva viaggiare. Abbiamo invitato una trentina di persone, tra parenti e amici. Il momento più emozionante è stato quando abbiamo firmato le carte che ufficializzavano la nostra unione

Qualche parolina Sergio Muniz la spende anche per il reality a cui ha partecipato, da cui non prende le distanze come fanno molti suoi colleghi. Tuttavia specifica:

Però il reality ti dà un tipo di popolarità di cui si nutrono giornali e tv a tutte le ore del giorno. Per me è troppo. Le prime edizioni dei reality sono diventate in poco tempo dei fenomeni di costume. Ho usato la mia popolarità nel modo migliore: avrei potuto dare di più, ma ho detto tanti “no”, per vivere tranquillo e non perdere me stesso. Fortunatamente ora faccio l’attore.

Una scelta equilibrata nella vita, dunque, oltre che scelte equilibrate nella carriera, tipiche di chi non insegue il successo a tutti i costi. A costo anche di “perdere se stesso”, come afferma Sergio Muniz. Bello, bravo e buono, dobbiamo dirlo!

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